Condomio : cosa cambia ?

con l’entrata in vigore della nuova riforma del condominio, cambiano le regole e con essa cambiano i ruoli dell’amministratore di condominio ma anche le norme che i condomini devono rispettare per un vivere civile e tranquillo in condominio.

  • L’amministratore di condominio diventa più importante con la nuova riforma del condominio al via, dando allo stesso amministratore la possibilità di mediazione in caso di conflitti tra condomini e maggiore autonomia. La nuova riforma del condominio ha, infatti, introdotto per l’amministratore della obbligatorietà della mediazione: se prima l’amministratore di condominio poteva assumere questo ruolo so se preventivamente approvato dall’assemblea con un voto di maggioranza, con la nuova riforma, l’amministratore può assumere direttamente e automaticamente il ruolo di mediatore.
  • le spese per la manutenzione delle parti comuni debbano essere sostenute da tutti i condomini in proporzione alle tabelle millesimali, che le innovazioni possono essere deliberate con una maggioranza inferiore rispetto a quanto richiesto in passato, e che ogni singolo condomino possa decidere in qualsiasi momento lo desiderasse distaccarsi dal sistema di riscaldamento centralizzato.
  • il cambiamento di destinazione d’uso delle parti comuni, la nuova riforma del condominio stabilisce che può avvenire solo con un quorum più elevato rispetto a quanto stabilito in precedenza, quando era necessario raggiungere almeno il 4/5 dei presenti e almeno il 4/5 del valore complessivo dell’edificio.
  • i lavori straordinari soprattutto di grande entità con la deliberazione che prevede si raggiunga la maggioranza dei presenti alla riunione e che rappresentino almeno 500 millesimi, cioè il 50% del valore dell’immobile intero. Inoltre, nel caso in cui si deliberano i lavori, la riforma prevede la creazione di un fondo speciale di importo pari al costo del lavoro.
  • presenza di almeno nove condomini per la nomina della figura dell’amministratore, mentre prima erano richiesti cinque condomini, per cui se il numero di condomini presenti è inferiore a otto, non è obbligatorio nominare un amministratore di condominio.
  • cancellata la possibilità, a discrezione, di porre divieti nei regolamenti di condominio di avere un animale domestico in casa. Con la nuova riforma del condominio, il regolamento condominiale non può mai vietare la presenza di cani o altri animali domestici in case in condominio, ma resta sempre l’obbligo per i condomini padroni di animali domestici di tenere regole di comportamento corrette e rispettose degli altri condomini, soprattutto relativamente alla garanzia di pulizia nelle parti comuni quando si porta un cane e sicurezza nei confronti dei condomini, per cui, per esempio, nel caso di cani pericolosi meglio far indossare la museruola.
  • introduzione del principio della solidarietà sussidiaria che prevede che, nel caso in cui un condomino non paga la propria quota di spesa condominiale, saranno gli altri proprietari a dover pagare anche se in regola con i pagamenti e in tal caso il contributo sarà calcolato in base alle tabelle millesimali. In ogni caso, l’amministratore è obbligato ad agire in giudizio verso i condomini morosi entro e non oltre i sei mesi dalla chiusura della gestione condominiale.

estratto modificato da fonte BUSINESSONLINE

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