Bologna, cosa vedere

Bologna è una delle città più affascinanti in Italia. Ogni sua strada trasuda storia e ci sono tante cose da vedere, molte delle quali insolite.

La città di Bologna, conosciuta come La Dotta, La Grassa e La Rossa, offre storie, tradizioni e segreti che attendono solo di essere scoperti. Oltre alle mete turistiche più note, fai attenzione a queste cose insolite nel capoluogo emiliano. Da angoli che sembrano usciti da una cartolina veneziana a superstizioni particolari, ecco sette curiosità su Bologna.

Un piccolo scorcio di Venezia nel cuore di Bologna

La Finestrella di Via Piella, che offre una rara vista sui canali nascosti della città, ricordando i tempi in cui l’acqua era una via cruciale per commercio e industria. Questo scorcio incantevole, spesso paragonato alla città lagunare, svela una Bologna diversa, segnata da corsi d’acqua che scorrono silenziosi sotto la città moderna.

La storia di questo angolo pittoresco, infatti, inizia secoli fa, quando i canali erano fondamentali per il funzionamento dei mulini e per il trasporto delle merci. Oggi, la Finestrella di Via Piella è uno dei pochi posti in cui si può osservare questa rete idrica quasi dimenticata.

L’università più antica del mondo

Uno dei primati ben noti su Bologna riguarda la sua università, ovvero l’Alma Mater Studiorum, riconosciuta come la più antica università al mondo. Fondata nel 1088, questa storica università ha attraversato secoli di storia, diventando un simbolo di sapere e innovazione.

Una delle prime facoltà istituite era quella di diritto, a cui furono affiancate retorica, medicina, filosofia, aritmetica e grammatica. Qui, infatti, studiarono e si laurearono personaggi come Petrarca, Pascoli, Carducci, Tasso o Pasolini. Ancora oggi l’università offre diversi corsi di laurea e ha sedi sparsi in diversi quartieri della città.

I portici UNESCO e la loro origine

Bologna è famosa per i suoi portici, una caratteristica architettonica che ha recentemente guadagnato il riconoscimento come patrimonio dell’umanità UNESCO. Ma perché questa città è così piena di portici? In epoca medievale, quando l’aumento della popolazione studentesca comportò la necessità di ulteriori spazi abitativi, si decise di costruire al primo piano, utilizzando i portici come sostegno, oltre che come percorso pedonale riparato.

Ancora oggi nelle abitazioni del centro di Bologna è ancora visibile questa particolarità costruttiva. La candidatura UNESCO dei portici di Bologna è un tributo alla loro importanza storica, culturale e sociale, anche in epoca odierna. Con oltre 40 chilometri di arcate che si snodano attraverso il centro città, i portici rappresentano un elemento distintivo del paesaggio urbano bolognese.

La misura esatta della tagliatella

La tagliatella è un’istituzione della cucina emiliana e bolognese. In città queste cose si prendono sul serio e, nel 1972, è stata depositata presso la Camera di Commercio una tagliatella realizzata in oro, che segnala le esatte dimensioni che la pasta dovrebbe avere.

Secondo l’Accademia Italiana della Cucina, la tagliatella perfetta deve essere larga 8 millimetri quando è cotta e 7 millimetri quando è cruda. Questa misura non è casuale: è infatti equivalente a 1/12.270 dell’altezza della Torre degli Asinelli, un altro dei simboli di Bologna.

Il telefono senza fili di Bologna

Se cerchi cosa vedere di insolito a Bologna dovresti provare il famoso telefono senza fili in pieno centro storico. Situato sotto il Voltone del Podestà, alle spalle di Piazza Maggiore, questo luogo è teatro di un fenomeno acustico particolare. Se due persone si posizionano agli angoli opposti del voltone e parlano sottovoce rivolte verso il muro, possono udire distintamente le parole dell’altro nonostante la distanza.

Questa particolarità è dovuta alla struttura architettonica del voltone, che permette il viaggio delle onde sonore in maniera nitida e precisa. Il fenomeno ha dato vita a leggende e storie, facendo del telefono senza fili un’attrazione per turisti e cittadini curiosi.

La Torre degli Asinelli e la leggenda degli universitari

Una delle più affascinanti curiosità su Bologna è legata alla Torre degli Asinelli, uno dei simboli emblematici della città. Secondo una scaramanzia radicata tra gli studenti dell’Alma Mater Studiorum, salire sulla cima della torre prima di aver conseguito la laurea porterebbe sfortuna, condannando lo studente a non completare mai gli studi.

Naturalmente si tratta di una superstizione che non ha alcun fondamento storico. Esattamente come un’altra storia che circola fra gli studenti dell’ateneo, ovvero che attraversare Piazza Maggiore in diagonale porti sfortuna nella carriera universitaria.

Il tridente della Statua del Nettuno ispirò la Maserati

Uno dei motivi d’orgoglio per l’Emilia-Romagna è l’essere stata culla delle più grandi aziende automobilistiche italiane. Fra queste c’è la Maserati, nata a Bologna. Il suo logo iconico con il tridente rosso in realtà è un omaggio alla città. I disegnatori, infatti, hanno preso ad esempio la statua di Nettuno in Piazza Maggiore, che ancora oggi attira l’attenzione di residenti e turisti.

fonte Idealista Matteo Squillante

Compare listings

Compare